mercoledì 21 maggio 2014

La vanillina puó creare dipendenza: zucchero vanigliato ed essenza di vaniglia

Avete presente quella nota marca che vende 6 bustine da 0,5 grammi di una polverina bianca, ad un prezzo esorbitante ed è piena di schifezze chimiche?
No non è droga è un prodotto sintetico che chiamano Vanillina che di vaniglia non ha neanche l'odore!
Ecco una ricetta per farne a meno...
Prendete un barattolo mettete 600 gr di zucchero semolato e 3 baccelli di vaniglia, interi al massimo spezzati in due, avendo cura di far in modo che restino a macerare a contatto con lo zucchero.
La vaniglia migliore so che si chiama bourbon viene dal Madagascar e la vendono in erboristeria o negozi specializzati, se è fresca e buona si piega facilmente senza spezzarsi.
Attendete sette giorni agitando una volta al giorno.
Successivamente accertatevi di non avere un fantasma in casa...
Vi dico questo perché avevo messo il barattolo in cucina nascosto dietro ad altri e lo avevo poggiato sul fianco in modo che la vaniglia fosse completamente sommersa dallo zucchero.
Il giorno dopo il barattolo era dritto, il primo giorno ho pensato di essermi sbagliata il secondo giorno che fosse stata mia madre, il terzo giorno ho colto il fantasma con il malloppo in mano.
Era mio marito, che stranamente si era accorto del barattolo e me lo riposizionava bene...
Trascorso questo tempo frullate tutto nel bimby o dove volete alla massima velocità per 30 secondi. 
Attendete qualche secondo poi travasate la vanillina anche nel barattolo iniziale e respirate a pieni polmoni, ma attenti è molto forte il suo profumo vi inebrierà fino allo svenimentoooo.
Dopo di che annusate quando e quanto volete tanto non fa male!!!
Un cucchiaino sostituisce una bustina di vanillina.
Ed ora un paio di calcoli matematici sui costi:
Un pacco da 3 gr di vanillina costa 1,00€
Tre baccelli di vaniglia Bourbon costano 5,00€
Un pacco di zucchero costa 1,40€
Tirando le somme 600 gr di Vanillina sintetica costano 200,00€, fatta così 6,40€ (considerate anche che un cucchiaino fa 3/4 gr contro i 0,5 gr della bustina di vanillina) fatevi due conti e decidete il da farsi! 

Dal sito di Paoletta di Anice e cannella ho ricavato l'estratto di Vaniglia, che essendo liquido si presta bene anche per aromatizzare mousse o panna o comunque composti montati che con la polvere di vanillina o lo zucchero vanigliato non si mischierebbero bene.
Ingredienti:
17 gr di acqua
17 gr di zucchero (zucchero liquido)
30 gr di alcool puro al 95%
3 baccelli di vaniglia bourbon freschi (se il baccello è elastico e si piega facilmente vuol dire che è fresco)
1 barattolo a chiusura ermetica
Procedimento
Preparare uno sciroppo con l'acqua e lo zucchero e scaldate in un pentolino in modo che si sciolga tutto lo zucchero, e fate raffreddare.
Se avete lo zucchero liquido basta mescolarlo a freddo con l'acqua.
Aggiungete l'alcool.
Intanto aprire con un coltellino le bacche e mettete in infusione sia i semi che avrete estratto che la bacca magari tagliata in 3.
Chiudete ermeticamente e lasciate in infusione per 6 mesi mescolando ogni giorno e lasciando in luogo buio.
All'apertura potete decidere di tritare il tutto e creare un composto del colore del cappuccino e con i semini, oppure filtrare, ne verrà di meno ed un liquido nero.
Un cucchiano per un litro di crema pasticcera.


LA VANILLINA
La vanillina o vaniglina (Aldeide 4-idrossi- 3-metossibenzoica con formula C6H3 (CHO) (OCH3) è la molecola che conferisce il suo tipico aroma alle bacche di vaniglia. E’ il più importante aroma nell’industria alimentare e dolciaria dove, tuttavia, si utilizza principalmente una sostanza di origine sintetica. E’ la stessa che si ritrova nell’olio essenziale della vaniglia, anche se la vaniglia naturale contiene altri composti che la rendono diversa per sapore e odore. (La sostanza naturale contiene una percentuale compresa tra l’1,5% ed il 4% di vanillina). I costi di produzione della vaniglia sono notevoli per cui l’industria ha cercato modi più economici di produrre la vanillina sintetizzandola per via chimica o ricavandola da altri materiali esistenti in natura. Alcuni metodi prevedono l’ossidazione dell’eugenolo con il permangano di potassio o azoto o attraverso la reazione del guaiacolo con formaldeide in un lungo processo che può durare diversi giorni. Il metodo industriale più diffuso ed economico prevede però l’ossidazione della lignina, un prodotto della lavorazione del legno per la fabbricazione della carta, attraverso cui si ottiene una vanillina grassa che viene poi purificata per distillazione e cristallizzazione.
A temperatura ambiente, la vanillina si presenta sotto forma di cristalli bianchi o giallo tenue quando poco puri e presentano un intenso odore di vaniglia. E’ solubile in acqua fredda, nell’etanolo dove si scioglie più rapidamente (500 g/l a 20°C), nell’etere e nel cloroformio. Fonde a 80°C e sublima facilmente.
La vanillina di sintesi è utilizzata soprattutto in ambito alimentare, come additivo per coprire gli odori e per rendere i prodotti più appetibili. In particolare, viene utilizzata per aromatizzare le bevande, le merendine, il cioccolato,lo yogurt, il gelato, i prodotti da forno, le caramelle e alcuni liquori come il brandy e il whisky e molti altri prodotti. La vanillina trova inoltre applicazione in cosmetica per conferire note aromatiche a saponi, profumi, cosmetici, e in farmaceutica che in passato la utilizzava per stimolare il senso dell’appetito nei soggetti in condizione di apatia verso il cibo mentre oggi come base di partenza di alcuni farmaci.
Anche se non vi sono particolari precauzioni nel suo uso, la vanillina può causare reazioni allergici in soggetti ipersensibili al prodotto.
Da non dimenticare che è un sottoprodotto della vaniglia naturale.